I mondi possibili è la cornice generale entro la quale si svolgeranno gli eventi del Festival della complessità 2023, organizzato da Format edizioni. Dialogare di mondi possibili significa andare incontro al nuovo, all’inatteso, al futuro. Ambiente, società, scuola, scienza, tecnologia, imprese, sanità, mente, arte e cultura, sono alcuni dei mondi da esplorare per fare emergere esperienze e conoscenze innovative che aiutano a rendere più probabili nuovi modi d’essere di nuovi mondi possibili.

L’arte è davvero una filosofia della contemporaneità quando raccoglie la sfida di osservare, interpretare, offrire visioni e pensieri sul paradigma della complessità, sul presente e sul futuro dell’umanità. L'arte ha inoltre una funzione conoscitiva e di connessione tra soggetti e universi di significato lontani ed eterogenei. Agisce come messaggio diretto e come metafora, artificio che non solo decontestualizza e ricontestualizza un elemento, ma consiste anche nella creazione di nuove realtà, di nuove esperienze non altrimenti designabili.
La fruizione dell'arte nei musei e nelle mostre può essere considerata anche come dispositivo osservativo, euristico e sensoriale, perché ci sono opere che fungono o da microscopio per vedere l’infinitamente piccolo o da telescopio per cogliere l’infinitamente lontano come le stelle e i pianeti.

Su questi temi conversano al MAMbo lunedì 19 giugno 2023 alle h 17.30: Luca Pozzi, artista e mediatore interdisciplinare; Oriana Persico, artista e scrittrice; Federico Montanari, professore associato di Sociosemiotica e studi culturali, Visual and Media Studies - UNIMORE Università di Modena e Reggio Emilia; Maria Rapagnetta, operatrice culturale e storica dell'arte. Coordina Lorenzo Balbi, direttore MAMbo, con Simonetta Simoni, editore.
Ingresso libero.