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Identità e Storia

Il Macello

Il primo Macello pubblico della città di Bologna venne costruito nel 1883 nel tratto finale di via Azzo Gardino a ridosso delle mura.
La localizzazione in quell'area rispondeva all'esigenza di collocazione del mattatoio in prossimità del centro storico - ma in una parte della città che non fosse non molto urbanizzata - dalla necessità di usufruire del "Prato del Magone" - l'area verde non utilizzata dopo la chiusura del vicino Porto commerciale - e dalla contiguità al luogo dove si svolgeva il settimanale Mercato del bestiame.

Il Mercato fu successivamente trasferito nei pressi di Porta Lame in un edificio costruito su progetto dell'ingegnere Filippo Buriani; lo stesso che progettò, assieme all'ingegner Priori, lo stabile del Macello.
Il loro progetto prevedeva che, tramite il grande portale di via Azzo Gardino si accedesse all'ampio cortile interno del Macello sul quale si affacciavano altri fabbricati in mattoni di pertinenza del mattatoio.
Il cortile venne utilizzato per lo smistamento degli animali in ingresso e delle merci finite in uscita dai capannoni, dove gli animali, in origine suini e bovini, venivano preparati, macellati e lavorati.

La produzione di insaccati e di prodotti derivanti dalla lavorazione delle carni suine vennero, negli anni venti del Novecento, trasferiti all'interno dell'ex Forno del Pane.
Il Macello, a cui rimase solo la lavorazione dei bovini, rimase in funzione fino agli anni settanta, epoca in cui fu trasferito nella periferia nord-ovest della città.

Gli edifici dell'intero complesso furono compresi nel progetto di riqualificazione del "Parco della Manifattura" e riadibiti ad altro utilizzo.

Nelle vecchie strutture dell'ex mattatoio trovano oggi collocazione la Biblioteca "Renzo Renzi", il Centro Sudi "Archivio Pier Paolo Pasolini", gli archivi della fotografia e della grafica della Cineteca di Bologna, le due sale cinematografiche del Cinema Lumière (Sala Martin Scorsese e Sala Marcello Mastroianni/Officinema) e alcuni locali gestiti dell'Università di Bologna tra cui i laboratori dal Dipartimento Arti performative, visive e multimediali, l'Auditorium Quarto Spazio del Dipartimento DMS e la sede stessa del CIMES.